Per poter sopraelevare una abitazione occorrono alcune condizioni.
Prima di tutto le leggi nazionali che governano il territorio, lo strumento urbanistico regionale ed il regolamento edilizio locale devono consentire tale attività edilizia con una procedura come la SCIA edilizia o il PERMESSO a COSTRUIRE.
Quindi la persona fisica o giuridica che vuole fare questa valutazione deve rivolgersi ad un professionista del settore, iscritto all’ordine professionale, per ottenere un parere preliminare di fattibilità.
valutata la fattibilità legislativa si passa alla fattibilità esecutiva.
Questo tipo di interventi spesso vengono eseguiti su edifici che fanno parte del patrimonio esistente ovvero nella maggior parte dei casi edifici in muratura portante.
Il tecnico deve eseguire considerazioni e saggi finalizzati a comprendere se l’edificio esistente è idoneo a livello statico e sismico a ricevere e sopportare un ulteriore livello abitativo partendo dall’analisi delle fondazioni, solai e murature portanti.
Se si ottengono dei riscontri favorevoli si eseguono valutazioni sulla migliore soluzione tecnica da adottare per la sopraelevazione.
Solitamente, per creare il minor aggravio statico sulla struttura esistente, si prediligono soluzioni con struttura portante in acciaio e/o legno.
Anche le pareti esterne e di tamponamento interno posso essere eseguite con pannellature leggere in legno con rivestimento in cartongesso o con pareti con struttura metallica rivestite sempre in cartongesso.
Gli isolanti termici, che possono essere di origine naturale o sintetica-industriale, permettono infine l’isolamento termoacustico dell’edificio.
Sulle pareti esterne del fabbricato infatti vengono posati idonei prodotti che compongono il cappotto termico e la finitura ruvida o liscia tipica degli intonaci.
Il cappotto termico nella fase di sopraelevazione può essere esteso anche alla restante parte dell’edificio per ottenere un efficientamento energetico globale.